Belgrado trova l'energia per risorgere

Nel cuore di Belgrado, la capitale vibrante e resistente della Serbia, una trasformazione lenta e colorata è in atto.

Un tempo brutto e industriale, lo storico quartiere di Savamala è emerso negli ultimi anni come il fiorente epicentro della vita culturale della città. Dopo decenni di abbandono, Savamala sta ora rinascendo mentre una folla eterogenea di artisti e imprenditori si è riversata per reclamare l'area e trasformare i suoi magazzini fatiscenti e gli spazi abbandonati in centri di creatività.

Al centro di questo remake è urbano mikser Casa, un garage statale precedentemente abbandonato che ora è diventato uno spazio culturale in forte espansione che mostra il meglio dell'arte, del pensiero e del design dei Balcani.

"È un tetto per molte attività diverse", afferma Maja Lalic, la forza creativa dietro Mikser House. "Fondamentalmente sta collegando persone creative di discipline molto diverse ma con un obiettivo simile e il desiderio di essere produttivi e costruttivi", continua Lalic, un architetto istruito dall'Ivy League.

"Queste abilità su piccola scala di sopravvivere e di essere in grado di creare qualcosa dal nulla, questo tipo di atteggiamento dolce-amaro nei confronti della vita, e dicevamo 'chi se non noi' e 'quando se non ora'"

Storia ricca

Una tale trasformazione non è nuovo a Belgrado, una città che è stato distrutto e ricostruito alcune volte 40 corso della sua storia lunga e tumultuosa.

Situata alla confluenza dei grandi fiumi Danubio e Sava, Belgrado - che oggi ospita circa 1.5 milioni di persone - è strategicamente situata all'incrocio tra l'Europa orientale e occidentale e un punto d'incontro di diverse civiltà.

In nessun luogo il significato storico e culturale di Belgrado è più evidente che nell'imponente fortezza antica che sovrasta il punto in cui i fiumi Danubio e Sava si mescolano.

In piedi in qualche forma dal II secolo in cima a una cresta simile a una scogliera, il castello tentacolare ha ospitato nel corso degli anni truppe serbe, romane, bizantine e ottomane, solo per citarne alcune.

Leggi l'articolo completo sulla CNN

Condividi l'articolo

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *